Storie di ordinaria imparità

Storie di ordinaria imparità

Svegliamo (e sveliamo) il mondo del lavoro con la storia di Barbara:
"Essere mamme che lavorano non vuol dire essere mamme sbagliate".

RICATTI - ANCHE CULTURALI - VISSUTI IN SILENZIO: RACCONTARE PER FARE EMERGERE...

Imparità anche a casa...

Il tempo dedicato al lavoro non retribuito

In un giorno medio del 2014 i residenti in Italia di 15 anni e più hanno dedicato 3h46’ al lavoro non retribuito, producendo servizi di cui le famiglie stesse beneficiano. Si tratta di attività legate alla cura della propria casa e delle persone che ci vivono, siano esse bambini, adulti o anziani della famiglia, ma anche attività di volontariato organizzato, aiuti informali tra famiglie e tutti gli spostamenti legati allo svolgimento di tali attività. L’entità dell’impegno in tali attività varia in modo considerevole tra uomini e donne (2h16’ contro 5h09’), tanto più che mentre la quasi totalità delle donne ha dedicato almeno 10 minuti della propria giornata ad un’attività di lavoro non retribuito (92,3 per cento), la quota di partecipazione scende sensibilmente tra gli uomini (74,6 per cento). La differenza di genere registrata da tali indicatori ha un impatto significativo nella diversa gestione dei tempi di vita di uomini e donne e sulle diverse opportunità di dedicarsi ad altri ambiti del vivere quotidiano (lavoro retribuito, tempo libero).


BASTA SILENZIO!
#storiediordinariaimparità
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Come?

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Cosa faremo delle storie?

Continueremo insieme il progetto / campagna di sensibilizzazione #Storiediordinariaimparità

E poi?

Produrremo altri podcast per diffondere le storie, un libro di raccolta, andremo in giro a far parlare di noi, noi sognatori/sognatrici di un mondo diverso.

Per cambiare qualcosa del mondo, occorre produrre parole capaci di restituire dignità, diritti, riconoscimento.

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Parità di genere. L’OSCE riconosce che la parità di diritti per le donne e per gli uomini è essenziale per favorire la pace, la democrazia sostenibile e lo sviluppo economico.