“Il valore aggiunto del progetto WAMON è senza dubbio rappresentato dall’importanza della rete ovvero dal confronto tra realtà aziendali diverse, che hanno deciso di mettere a fattor comune le proprie esperienze. In questi mesi di lavoro, abbiamo fatto della ‘contaminazione’ un tratto distintivo, sia nell’individuazione delle misure di welfare più consone alle singole realtà, sia per rapportarci in maniera proficua con i nostri dipendenti, che rappresentano i destinatari del percorso progettuale. Se è vero che la formazione del capitale umano rappresenta, oggi più che mai, l’obiettivo a cui tendere, non possiamo che auspicare una fase 2.0 del progetto WAMON, in grado di aprirsi ad altre aziende del territorio con l’obiettivo di consentire al Monregalese di assumere un ruolo da capofila nelle misure evolute di welfare aziendale”.