Il metodo di WAMON.

Il metodo è orientato ad una efficace pianificazione delle tempistiche e delle attività, attraverso un costante monitoraggio di ogni singolo elemento.

Il metodo è composto da fasi consequenziali e ricorsive, il cui oggetto d’attenzione è il lavoratore, l’azienda e il territorio di riferimento.

La prima fase è dedicata all'analisi del bisogno. Attraverso l'ascolto delle esigenze, si punta ad instaurare relazioni di fiducia reciproca per fornire aiuto e sostegno personalizzato.

  1. PREPARAZIONE
    Analisi del bisogno
    //Un primo livello di natura bottom-up, che prevede il coinvolgimento diretto dei lavoratori e delle lavoratrici nel mettere a fuoco le misure di conciliazione attraverso un’analisi dei bisogni sul campo.

    //Un secondo livello di analisi, invece, è ispirato ad un approccio top-down. Si partirà dall’analisi del data-set aziendale che fotografa la composizione del personale dell’azienda e analizza nel dettaglio, attraverso l’identificazione di precisi criteri e indicatori, alcune dinamiche riferite ai dipendenti dell’organizzazione. (Malfer, Cittadino, Franch, Prandini - 2014).
  2. REALIZZAZIONE
    Realizzazione di Misure di Welfare
  3. DIREZIONE E CONTROLLO
    Monitoraggio.
    Verifica appropriatezza delle Misure di Welfare.

La tridimensionalità dell'Innovatività di WAMON

L’innovatività di WAMON riguarda molteplici fattori:

Scope. L’ambito d’intervento, come da metodologia AGILE, è una variabile modificabile oggetto della co-progettazione. Al centro di WAMON sarà posto il processo di negoziazione e la dimensione di complementarietà tra i vari partner.

- Approcci teorici. Saranno utilizzati modelli teorici che hanno come focus la relazione, le reti, la comunità.

- Cabina di regia. Coordinata dal Consorzio Forcoop e partecipata dai referenti aziendali delle PMI in RTI. Si prevede l’impiego di due professionisti: il welfare manager e il welfare manager di rete che faciliteranno i lavori di due Tavoli: WAM.In (lavoratori, lavoratrici, imprenditori in ATI) e WAM.Out (ATI - comunità locale).

Altri elementi distintivi dell’innovazione sociale comprendono ulteriori categorie che ben si possono osservare all’interno del progetto proposto, ovvero:

  1. la co-progettazione,
  2. la ri-creazione di una rete,
  3. la creazione di nuovi ruoli.

Scopri i vari servizi...

Il lavoratore viene considerato come produttore e consumatore di valore, ossia “provaluser”, essendo l’interlocutore privilegiato sia del WAM.In (come portatore di bisogni, desideri, interessi) sia del WAM.Out (come generatore di soluzioni, relazioni, cultura).